Sulla via che percorrono coloro che amano vivere la pace dei boschi del Campo dei Fiori. Ieri sulla parete di una casa del Cerro è stata inaugurata una scultura in legno, opera di Sergio Terni, che raffigura “San Bernardo e il “ciapìn”. Un motivo in più per apprezzare la bellezza di questo nucleo di case alle falde del Campo dei Fiori e inoltrarsi verso il bosco dove sono posizionate altre sculture dell’artista. “E’ la volontarietà che sta alla base di questo risultato -ha spiegato il sindaco Danilo Centrella- Di persone come i proprietari della parete che hanno concesso di realizzare l’opera in un angolo così caratteristico della frazione e naturalmente dello scultore che ci ha donato un’opera così bella e significativa per la storia di questo angolo del paese che si avvia a diventare come altri borghi d’arte del Trentino, della Valle d’Aosta, della val d’Ossola”. “Inoltre la figura di san Bernardo di Chiaravalle si addice a questo luogo di silenzio -ha aggiunto il parroco don Fabio Giovenzana prima della benedizione- Lui, costruttore di civiltà, che sa tenere lontano il male ci invita alla preghiera”. Molta la gente, fra cui amministratori, affluita per l’occasione e per complimentarsi con l’artista, schivo al solito, ma chiaro nel ricordare il suo progetto di Cerro, museo a cielo aperto. “Ho concepito la figura del santo, che richiama quella dipinta su una tela nella chiesetta qui accanto, mentre brandisce il crocifisso e lo sventola, a sottolineare la forza di Cristo, contro il male rappresentato dal diavolo tenuto in catene”, ha spiegato. Accanto una scritta illustrativa dell’opera. “Secondo l’immaginario collettivo il “ciapìn” pare sia una figura realmente esistita al Cerro, chiamata così per le sue caratteristiche un po’ diavolasche”. Accanto all’opera è stato successivamente appeso un piccolo manifesto che raffigura le fasi della lavorazione. Documento molto interessante: permette di comprendere quanto tale realizzazione sia stata frutto di competenza e passione. Bello vedere come da un ceppo informe a mano a mano hanno preso forma san Bernardo, la catena che tiene prigioniero il diavolo. L’artista non ha trascurato i particolari: ben delineata la figura di Cristo sul crocifisso. D’altre parte, per stessa ammissione di Terni, con il legno sa creare un feeling particolare al punto che “è lui che mi aiuta nella realizzazione delle opere”. Centrella ha spiegato che verrà posizionata una telecamera di fronte alla nuova creazione per evitare vandalismi. Ha colto l’occasione della presenza di molti cittadini per invitare i cocquiesi a ritrovarsi nelle loro associazioni, con le dovute misure di sicurezza, per ricostituire la comunità: “Questo è un piccolo esempio di pensiero di comunità -ha aggiunto- Oggi pomeriggio (ndr. ieri) i giovani della Consulta Giovanile si ritroveranno per una partita di pallavolo con la maschera. Il Covid non deve uccidere la nostra mente, la nostra voglia di comunità”.
Federica Lucchini
Video di Giuseppe Segala
Varesenews
Cerro diventa borgo d’arte con le sculture di Sergio Terni
“San Bernardo di Chiaravalle ” e il “Ciapin dul Scèr” di Sergio Terni a Cerro di Cocquio Trevisago