“Sapeva sempre vedere un attimo più in là”. Questa espressione del parroco don Franco Trezzi dà la dimensione della personalità di Bernardo Broglio, investito sulla righe pedonali da un furgoncino, martedì 17 febbraio, e di cui ieri si sono celebrate le esequie. “Viviamo con sgomento questo momento – ha continuato il sacerdote rivolto ai fedeli che gremivano la chiesa parrocchiale – e un grande silenzio è calato su di noi. Bernardo ha saputo interpretare la vita, è stato capace di quell’unità pacificante che irradiano coloro i quali sanno che la vita è troppo bella per fermarsi alle polemiche. Sapeva andare oltre. La sua vita lasciava trasparire una tenerezza discreta nei confronti della moglie Luciana. La sua ultima parola rivolta a lei al cellulare è stata “Arrivo”, prima che venisse investito. “Arrivo, non vengo. C’è dunque una presenza che non viene meno”. Il sacerdote ha proseguito citando una espressione che ricorre spesso nel Vangelo: “Lungo la strada. Lungo la strada Gesù ha vissuto gli incontri, quelli che fanno rinascere le persone. Bernardo ne ha percorsa di strada: quella di Gesù è stata una strada amica, Bernardo, invece, ha lasciato la vita sulla strada. Ma la strada non ci sarà mai amica se non ci lasciamo condurre da lei, rallentando i tempi per coltivare gli incontri, con lo sguardo che incrocia altri sguardi. Allora si arriva così a casa con un altro approccio, con quello che la strada ci ha offerto Bisogna coltivare la spiritualità della strada per riscoprire la bellezza di quello che la vita ci offre”. Poi la conclusione: “Ti ringraziamo o Dio per l’amicizia di cui Bernardo ci fece dono, per la pace diffusa attorno a sé. Noi ti preghiamo perché, uniti a lui quando era in vita, possiamo essere più uniti ora che la morte lo ha rapito”.
Le parole della moglie di Luciana, lette da un’amica, al termine della celebrazione sono state di una tenerezza infinita. “Eravamo due ragazzi quando ci siamo conosciuti. Ricordo la sua prima lettera di giovane aviere, poi la vita in comune, l’arrivo del figlio Giorgio amatissimo, a cui ha sempre rivolto mille attenzioni. Un microcosmo sereno e felice. Non so come faremo a riprendere i cocci di questa nostra vita distrutta dalla stupidità umana. Bernardo, aiutaci!”.
Al termine della cerimonia, a cui ha partecipato il sindaco Mario Ballarin con la fascia tricolore, il suo vice Giorgio Griffini, e altri consiglieri comunali, la corale senza musica ha innalzato il canto “Amici miei”.
Federica Lucchini