5^ breve riflessione sul Vangelo dall’ospedale
Un altro brano che mi ha sempre provocato è quello dell’emorroissa, narrato in Mc 5, 24-34.
Solitamente perché un miracolo si possa realizzare, il Vangelo ci indica alcune condizioni assolutamente necessarie:
1) la richiesta esplicita del malato (tranne la guarigione del cieco nato, dove manca una richiesta diretta)
2) la fede del richiedente
3) il comando esplicito e consapevole di Gesù
4) a volte c’è anche la collaborazione del richiedente che obbedisce compiendo un’opera indicata.
Nel caso dell’emorroissa scompare tutto, c’è una richiedente che “ruba” il miracolo, senza quasi che Gesù se ne accorga.
C’era molta folla che attorniava Gesù. Quella donna aveva forti perdite di sangue da 12 anni. Aveva molto sofferto. Aveva speso tutti i suoi averi da molti medici, senza ottenere alcun risultato, anzi peggiorando. Aveva udito parlare di Gesù. Non lo aveva mai incontrato. Ma era sorto in lei un presentimento: “Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata!”
E così avvenne. Da dietro tocca il lembo del mantello di Gesù “e subito le si fermò il flusso di sangue.
A questo punto, e solo a questo punto, Gesù si rende conto della forza che era uscita da lui.
“Chi ha toccato le mie vesti?” Ma c’era una folla intera che lo stava toccando. Qualcuno l’aveva toccato in modo diverso e lui si era accorto! Gesù si guarda attorno. La donna si accorge che egli vuole vederla.
Si impaurisce e tramante, gli si getta ai piedi e gli racconta tutta la verità.
Risposta: “Figlia, la tua fede ti ha salvata! Va in pace e sii guarita!”
La tua fede ti ha salvata! Potenza della fede! Unica protagonista di questo miracolo.
La fede ruba i miracoli, abbatte tutti gli ostacoli, sostiene nel cammino!
La fede fa sempre breccia nel cuore di Dio!
Più che mai uniti nella preghiera!
Sempre vostro
don Fabio