a Caldana
Giungo da lontano in questo paese e sento che mi ci fermerò tutta la vita. Dietro di me ho lasciato gli anni della gioventù consumati nei disinganni, nei falsi amori, nei lunghi viaggi e nelle vicende della guerra. Giungo povero come un emigrante che invano ha cercato fortuna nei campi lontani della vita. Ritorno alla terra dove le generazioni della mia famiglia si sono succedute fecondandola del loro lavoro. Al Camposanto, che è all’inizio del paese, mi fermo e saluto oltre i cancelli la lunga schiera di quelli che hanno preparato sin dalla notte dei tempi la mia vita. Qua abbandono ambizioni e sofferenze; qua attendo che si purifichi il mio spirito[…]. A Caldana, umile e insignificante punto del globo terrestre, trovo le cose belle che invano ho cercato ovunque: la pace, il silenzio, la dolcezza di vivere, la bontà e la devozione ai ricordi della propria stirpe. Le verdi montagne, le grandi selve, i sentieri, le vecchie case di sassi, il lago vicino e i selvatici sono gli elementi che concorrono a farmi ritrovare questi beni. Altri cerchi lontano, nelle vie del mondo e dell’avventura, la propria felicità. Non ho invidia: io getto il mio cuore nelle selve e mi fermo a Caldana lieto d’entrare a far parte del ritmo semplice delle cose naturali.
5 ottobre 2008 ore 11.00
“Ca Tognola” Via De Maddalena frazione Caldana di Cocquio Trevisago
Luciano Ferriani, genio eclettico tra arte e scrittura
Inaugurazione mostra
Il Sindaco
La mia vita
Alberto Palazzi