E’ il giorno ultimo per presentare al comune di Cocquio Trevisago suggerimenti e proposte in carta libera ….
Noi di Menta e Rosmarino presenteremo la seguente proposta
Scrive Domenico Lucani, direttore della Fondazione Benetton Studi Ricerche, che “…il villaggio conta più di quel che si pensi ed è un’aberrazione della modernità l’aver pensato di farne a meno”. Abbiamo un po’ tutti sbattuto la porta abbandonando, soprattutto mentalmente, quel “paese” che non era più in grado di soddisfare i nostri presunti bisogni ed ora incominciamo ad avvertire certe nostalgie andando a ricercarne traccia in luoghi che, del vecchio paese, conservano determinate caratteristiche. Dopo aver cercato, magari in città, l’appartamento dotato di tutti i servizi, pare che ora ritorni il desiderio di vivere in luoghi collettivi dotati di una precisa identità, in un ambiente in cui riconoscersi.
Sui resti di quello che è stato il paese, negli interstizi delle sue dinamiche.
Certo, ci chiediamo: ma in una società come quella d’oggi, fondata sui grandi numeri, come è possibile far rivivere una piccola comunità? Forse non è possibile e forse non sarebbe neppure sopportabile per uomini ormai abituati all’apparente libertà concessa dalle società dei grandi numeri. Ma l’utopia, il sogno che si accompagna a certi modi di pensare e che ogni tanto risorge nei progetti sociali, è che la piccola comunità potrebbe diventare una cellula di base del grande sistema. Un microsistema nel macrosistema. Una cosa in cui l’individuo potrebbe stare nella comunità dove svolge la sua esistenza quotidiana, ma dovrebbe stare anche in una dimensione partecipativa più ampia, più globale. Metaforicamente dovrebbe saper parlare il dialetto del paese e al tempo stesso la lingua nazionale per comunicare con il resto del mondo.
Forse è solo un’utopia, ma quello che accade è segno che in ciascuno di noi rimane un’insopprimibile voglia di creare luoghi di identità come ambienti di vita. E, fisicamente, le nostre frazioni hanno in sé questa caratteristica.
A tal proposito eccoci alla nostra proposta: anche se gli indirizzi, soprattutto economici, ci inducono a programmare secondo orientamenti nuovi (“globali”) che abbattono confini e autonomie, chiediamo comunque un’attenzione alla salvaguardia dell’identità delle nostre frazioni (soprattutto dal punto di vista sociale).
Ass. Culturale Menta e Rosmarino