E’ stata inaugurata oggi 19 marzo 2016 a Viggiù la mostra di Giancarlo Pozzi dal suggestivo titolo “Sacre cortecce”. Un pubblico numeroso era presente nello spazio espositivo del Museo Butti. Hanno presentato la mostra il sindaco di Viggiù Dr. Antonio Banfi, il conservatore dei Musei Civici Viggiutesi, Ignazio Campagna ed Ettore Ceriani, che hanno avuto parole di grande apprezzamento per il Maestro Giancarlo Pozzi e per la sua produzione più recente, espressamente creata per questa mostra viggiutese.
La mostra è molto interessante e presenta diverse opere dal titolo “Sacre cortecce”: Giancarlo Pozzi ha spiegato che quando lavora tiene con sé un qualche testo che in quel momento trova importante e che, leggendo alcune poesie di Pablo Neruda si è soffermato su una in particolare, dal titolo “Vegetazioni”: da essa ha tratto la locuzione-immagine “sacre cortecce”, che lo ha ispirato nella sua ricerca. Al centro della produzione esposta nella mostra sono il seme, i pollini, la dimensione generativa di una natura popolata da essenze arboree che ci si presentano nella loro veste matura di corteccia.
L’osservazione della corteccia consente a Giancarlo Pozzi di sperimentare nuovi modi e nuovi esiti di un lavoro raffinato sulle superfici. Tagli, graffi, scalfiture, pigmenti, riproducono le superfici vegetali narrandone le storie. Sono storie di un dramma, come nel bellissimo “Terra desolata”, e in “La montagna violata”, sono storie di rinascita, come in “Volo di pollini” o in “Il risveglio del seme”.
La mostra è senz’altro da vedere, è aperta sino al 17 aprile.
Consuelo Farese