– Il loro ringraziamento è stato un sorriso gioioso, autentico. Sabato sera, presso l’oratorio di Bosto, mentre scorrevano le immagini dei bambini che il gruppo “Adozioni a distanza” ha conosciuto nel recente viaggio in India, gli occhi dei tanti presenti erano attirati da questa moltitudine di visi infantili che parevano venissero incontro con la loro freschezza, la loro spontaneità, trasmettendo fiducia nel futuro. E’ stato un momento magico in cui la bellezza del donare è emersa nella sua profonda valenza. Tutti erano felici di permettere a loro di vivere una vita dignitosa, di frequentare la scuola.
Che Debora, Francesca, Gabriele, Lucio e Roberto abbiano lasciato là il cuore questo è indiscutibile: l’hanno trasmesso con il loro entusiasmo, trovando le parole adeguate per ogni esperienza vissuta tra il 2 e il 12 gennaio scorsi, accompagnati da don Leone e padre Jeeva. In una sala addobbata per l’occasione e curata nei minimi dettagli, l’ascolto ha portato gli spettatori a vivere intensamente le loro emozioni. Quando Gabriele ha ricordato l’incontro a Delhi con bambini in condizioni pessime che piangevano chiedendo l’elemosina, sporchi dalla testa ai piedi, quel misto, di rabbia, di sgomento, di incredulità che ha provato è stato così indescrivibile e inimmaginabile che le parole si sono bloccate e c’è stato un lungo attimo di silenzio, interrotto da un caloroso applauso. “La loro accoglienza è spiazzante – ha spiegato Francesca – ti inglobano nelle loro braccia in questa festa spettacolare”. Brillavano gli occhi di Lucio quando ha descritto le “due ore migliori della mia vita” a contatto di 150 bambini, a cui ha donato un cartoncino a forma di pupazzetto. Esperienze queste scritte in un pregevole fascicolo corredato da belle foto. La presenza di don Bosco, un seminarista indiano studente a Bruxelles, che da paria è riuscito ad avere un futuro, è stata la migliore testimonianza della generosità varesina. Accanto alle 250 adozioni, c’è stata anche la donazione in collaborazione con gli olivicoltori di sant’Imerio, di 40 letti per le suore, 30 macchine da cucire, reti per i pescatori, banchi di scuola, due nuove aule intitolate alla parrocchia di san Michele Arcangelo di Bosto, e il tetto di una chiesa nuova. Più di 500mila euro ben utilizzati. “I bambini vi ringraziano per avere loro cambiato la vita”, è stata la conclusione del filmato.
Federica Lucchini