– “Ho voluto esprimere ai nuovi arrivati la mia vicinanza e la mia solidarietà”. Così afferma Giampietro Ballardin, primo cittadino di Brenta, dopo la visita a Villa Letizia per incontrare i 27 richiedenti asilo politico, i responsabili e gli operatori della cooperativa Agrisol e nel contempo visionare il rispetto del progetto, stilato con la Caritas diocesana di Como e presentato all’oratorio di Caravate in un incontro pubblico. Il comune di Brenta, infatti, è uno dei quattro comuni coinvolti in questo progetto, assieme a quello di Caravate, Cittiglio e Gemonio, essendo le loro quattro parrocchie, parte del vicariato di Cittiglio. “Durante l’incontro ho potuto verificare la serietà dell’impegno della cooperativa e ho potuto vedere i ragazzi impegnati nelle loro attività scolastiche in spazi adeguati. Ho toccato con mano la vita all’interno della Villa e sono felice di aver soprattutto portato la mia partecipazione e la mia attenzione. Essere amministratori significa avere attenzione a tutti i fenomeni che la società ci presenta, significa assumerci le nostre responsabilità. Soprattutto in un’epoca come la nostra in cui si manifestano fenomeni di intolleranza, portare solidarietà significa essere accanto ai nostri simili. E’ un valore fondamentale, non costa nulla. Non lo dico io che non conto niente. Lo dice Papa Francesco. E io lo ribadisco dopo l’esperienza che ho vissuto. – continua – Bisogna dire e fare, mai scappare. Bisogna avere il coraggio di porre attenzione alla gestione delle cose. Non dimentichiamoci poi dei periodi bui della nostra storia. Ora abbiamo la pancia piena e dobbiamo aiutare chi ha la pancia vuota e soprattutto – termina – dobbiamo fidarci degli altri”.
La visita di Ballardin, all’interno di Villa Letizia, è stata accolta con soddisfazione, come quella del sindaco di Caravate Davide Matera, che assieme al suo vice Mendozza, condividono di volta in volta l’evoluzione della situazione. “Come amministrazione – sottolinea il primo cittadino – vogliamo tenere il filo del discorso con tutta la popolazione. C’è disinformazione e il nostro invito è rivolto a tutti coloro che desiderano sapere e a chiunque senta la necessità di un confronto. I contatti con la cooperativa sono costanti, come sempre attenta è la vigilanza da parte nostra e delle forze dell’ordine. Mercoledì 2 marzo avremo un incontro con il comitato “Caravate Sicura”.
Il comitato, supportato da Forza Nuova, ha organizzato due passeggiate per la sicurezza in orari non convenzionali in zone del paese “pronti in caso di potenziale pericolo – ha spiegato la referente Alessandra Santamaria – a sollecitare le autorità nell’effettuare interventi tempestivi”. Il comitato ha come finalità anche l’aiuto a famiglie caravatesi in difficoltà.
Da una parte la Cooperativa Agrisol dall’altra il comitato “Caravate Sicura”. “Lavoriamo per avere il polso della situazione, ascoltando tutti, compreso chi esprime malcontento – spiega il vicesindaco – e nello stesso tempo vigilando che venga rispettato il progetto”.
“Domenica prossima – afferma don Silvio Bellinelli, parroco di Caravate – gli otto migranti cristiani che hanno partecipato già alla messa a Caravate saranno in chiesa a Gemonio e successivamente nelle altre due parrocchie con la finalità di avvicinarli a tutto il vicariato”. Il 18 marzo verrà organizzata la Via Crucis nella chiesa di santa Lucia, appartenente alla proprietà di Villa Letizia. C’è la probabilità che saranno presenti i migranti.
Federica Lucchini