– Sono state 498 le bottiglie d’olio benedette ieri durante la festa di sant’Imerio. Una produzione notevole che permette all’associazione olivicoltori varesini dell’olio di lago di continuare con molto soddisfazione l’opera benefica iniziata da don Pietro Giola dieci anni fa. E per chi avesse voluto deliziare il palato c’erano a disposizione biscotti particolari di nuova creazione con l’effigie della chiesetta. Certo, il maltempo non ha favorito il pieno svolgimento del programma della giornata conclusiva. Non si è potuto svolgere il pellegrinaggio dal monte Bernasco fino alla chiesetta e nemmeno il tradizionale mercatino, ma i momenti vissuti nella loro solennità non sono mancati durante le due benedizioni dell’olio: quella semplice alla mattina a sant’Imerio e quella solenne alle 11,15 nella chiesa parrocchiale. Entrambe molto affollate, in particolare l’ultima con l’accensione del “globo”, simbolo del martirio del santo, e con la messa solenne concelebrata e presieduta dal prevosto mons. Panighetti.
E’ stato positivo il bilancio di questa settimana di festeggiamenti, caratterizzato da momenti di rievocazione e scoperte storiche attorno alla castellanza di Bosto, con relatori di rilievo, e da tanta musica, rappresentata dalle voci giovani del liceo musicale di Varese. “E’ stata la loro una presenza che ci riempie di gioia, come quella degli studenti dell’Istituto alberghiero “De Filippi”, che hanno assistito, con il loro dirigente Giovanni Baggio ad un nostro incontro”, afferma il presidente Enrico Marocchi. L’attualità della figura dei martiri è il tema su cui pone l’attenzione don Enrico De Capitani; tema sviluppato nell’ambito di un incontro vissuto in nome della pace tra i popoli. Il momento conviviale ieri ha visto la presenza di molti partecipanti allietati dalla voce di Diana Ceriani.
Il prossimo appuntamento con l’associazione sarà molto molto presto in occasione dei restauri all’interno della piccola chiesa.
Federica Lucchini
Titolo della canzone composta per la circostanza della Festa di Sant Imerio e riferita alla Madonnina che si trova sul colle degli olivi di Bosto da un eccezionale personaggio della cultura lombarda nonché cantastorie Diana
Dal Post Di Santo Cassani