– “Se valutiamo la nostra forma di vita nel contesto del bisogno, dell’utilità, della visibilità, certamente siamo concordi nel ritenerla, davanti alle urgenze del tempo presente, inutile, fuori dal mondo. Ma occorre alzare lo sguardo e cambiare prospettiva”. Tra le varie “chicche” che la settimana, in preparazione della festa di sant’Imerio, sta riservando, ce n’è una, che ha il colore della confidenza intima che fa bene al cuore: la voce delle clarisse, che attraverso uno scritto, martedì scorso durante l’incontro su “Le clarisse di Bosto, 1200 – 1500”, organizzato dagli olivicoltori dell’olio di lago di sant’Imerio e tenuto da Santo Cassani, hanno risposto alla domanda sul significato della loro vita contemplativa. C’era molto silenzio all’interno della chiesa dedicata al santo. Quel silenzio partecipe che ha fatto entrare in comunione con le monache di clausura. Maria Teresa Meravigli, a nome dell’associazione, ha continuato a leggere il documento: “Noi ci siamo nel mondo. Questo mondo che non basta abitare, ma occorre amare, portandolo nel cuore. Occorre “esserci” e noi siamo presenti in questa modalità che ci è stata “donata” e alla quale noi abbiamo risposto. Le nostre sono quelle vite un po’ “sprecate” come l’unguento prezioso che una donna sparse sul corpo di Gesù. Il Signore ha voluto qualcuno che sprecasse la sua esistenza, richiudendosi, innalzando il profumo della preghiera per i fratelli. Ciò che ci colma di stupore nel nostro tempo – ha concluso il documento – è quel vuoto esistenziale che l’efficientismo e il protagonismo non colmano: c’è un grido di speranza che non può essere soffocato, perché, oltre al soddisfacimento dei legittimi bisogni materiali, c’è un germe di eternità e di vita divina che mai si può definitivamente far tacere. E noi rimaniamo qui per indicare un “oltre”, una meta eterna che trascende ogni orizzonte umano”.
Fra le altre “chicche” della settimana c’è stato l’incontro con gli studenti dell’Istituto alberghiero De Filippi che hanno apprezzato, grazie alla lezione dell’oleologo Luigi Caricato il valore dell’olio.
Futuro e storia si uniscono in questo percorso in onore del santo. Oggi pellegrinaggio a Ganna sulla tomba di san Gemolo.
Federica Lucchini