Questa è una storia comune, di una “collega di penna”, appassionata scrittrice in “rima baciata” (come diceva lei) e, come me, appassionata ricercatrice storica del territorio.
Ormai era ospite da tre Anni nella casa di riposo di Casalzuigno, ove le persone più sfortunate, malate e non autosufficienti vengono accolte ed accudite. Immaginatevi la tristezza….. “e no, Diana”, mi direbbe lei se fosse ancora tra noi… “Pianezza non fa rima con tristezza, ma con seconda giovinezza”… così un soffio di vita, interesse e cultura si impadronì delle sue mura e non solo, anche di sorrisi ammirati del personale, degli ospiti, dei parenti e volontari che le davano da scrivere in rima momenti di vita vissuti in un luogo dove si crede non si viva più, ma si sopravviva. Questa donna dal cuore debole ma dall’animo forte, dal fisico provato ma dalla mente smaniosa di conoscenza, darebbe del filo da torcere a giovani poeti rampanti e a ricercatori culturali in erba. Poco prima della sua scomparsa, avvenuta improvvisamente il 29 Gennaio, le promisi di pubblicare una delle sue innumerevoli poesie, di musicarle un testo e di darle una mano in una ricerca storica. Voglio far fede alla prima delle 3 promesse. La poesia che leggerete qui sotto, le è stata commissionata da alcuni volontari per arricchire una delle tante attività musicale e teatrali in cui gli ospiti vengono coinvolti.
Amalia Biandrà, come molti della sua età, hanno fiammella flebile ma molto ancora da insegnare e raccontare. Come è stato detto più volte durante il suo funerale, non è mai troppo tardi per vivere, crescere, dare, imparare. Molte persone con le lacrime agli occhi l’hanno salutata dopo averla conosciuta e apprezzata solo quando lei era ormai in età avanzata.
Ciao Amalia! Proseguirò anche con la ricerca storica e con le parole da musicare.
In “rima baciata” devo e voglio continuare….
VIVA IL CIBO DEL PIANEZZA
L’ultima Universale Esposizione
Era dedicata all’alimentazione
Ma io canterò quel che si mangia al Pianezza
Dove si vive la seconda giovinezza
Da una brava cuoca veniamo alimentati
Con piatti nutrizionalmente equilibrati,
e quel che si mangia più volte al mese
sono le gustose lasagne alla bolognese
a noi però piacciono anche i risotti
anche se a volte sono poco cotti.
Tra le paste le più belle sono le varie tagliatelle
Mentre gli altri “formati”
Non da tutti sono apprezzati.
Le carni più gradite sono le cotolette
Perché le altre, a volte, sono durette,
soprattutto per chi il sorriso non ha,
in perfetta come dire…. Funzionalità.
Tra i secondi, che sono tanti e lauti,
io apprezzo anche il wuster con i crauti.
Gli ospiti a volte tirano giù moccoli,
quando vengono serviti i broccoli;
ce li danno spesso così come le patate,
buone ma pur esse non da tutti amate
con piacere invece viene mangiata
la variopinta e gustosa insalata.
Per la frutta, cruda o cotta,
c’è sempre una certa lotta
perché si preferisce quella tagliata
o ancor meglio quando è frullata.
Alla fine arriva anche il caffè,
che c’è per tutti, ma non per me.
Del dolce, invece, farei sempre richiesta
Ma ce lo danno solo alla festa.
Fortuna però che c’è sempre qualcuno,
che senza farlo sapere a niente e nessuno,
offre tortini, biscotti e dolcetti,
o meglio i cioccolatini: i prediletti.
Ci servono pure del buon vino, bianco o rosso,
anche se pochino!
Le tovaglie poi son tutte colorate
e con gusto sempre apparecchiate.
Con gli anni si ha tutti delle pene
Che si alleviano col mangiar bene,
per cui mangiate felici nella terza età
ve lo consiglia Amalia Biandrà!
