– Quando Bosto non era Varese. Uno sguardo storico su Bosto con il cuore, lo studio e la fede. Ieri il secondo appuntamento in occasione della festa di sant’Imerio, proposto dall’Associazione Olivicoltori Varesini dell’olio di lago di sant’Imerio, ha allargato lo sguardo sulla castellanza con i cuore, con lo studio e con la fede. Interpreti di questo percorso affascinante il prof. Renzo Talamona e don Enrico De Capitani. Nel solco del tema che si è prefissa la settimana in preparazione della festa – Bosto e i suoi santi ripercorrendo il passato e guardando il futuro – si è iniziato sabato sera con un concerto “Echi di musica dai secoli” molto applaudito nella chiesetta dedicata al santo, in cui protagonisti sono stati i giovani allievi del liceo musicale di Varese, diretti da maestro Claudio Andriani. Ieri la voce è passata al prof. Talamona che con la nota passione e competenza ha condotto i presenti in una Bosto che con Varese aveva solo l’unità religiosa, ma non patrimoniale. E’ stato un excursus vissuto con l’anima di un relatore che, come omaggio alla sua terra, ha fatto vivere i documenti cogliendo gli aspetti umani. Molto bella l’immagine che ha dato della comunità radunata nel 1575 davanti alla piccola chiesa per prendere decisioni fondamentali, quale quella della creazione di una parrocchia, che comprendesse anche Giubiano ubbidendo alle direttive di san Carlo. “In questo spazio è maturata un’identità comunitaria”, ha sottolineato. E fra i presenti c’erano gli antenati dei Malnati, degli Zanzi, tanti cognomi varesini che abitavano nelle cascine. E poi i Piccinelli, con infinite ramificazioni. Quello a cui il docente ha dedicato spazio è il ramo notarile attivo a Varese e a Milano. L’incontro è proseguito con la presentazione del varesino beato Cristoforo Piccinelli, da parte di don De Capitani che ha parlato con grande calore; una figura, che nel XV secolo ha avuto un notevole rilievo nell’ordine francescano europeo. Con spirito missionario, segretario di san Giovanni da Capistriano, assunse il ruolo prestigioso di provinciale della Polonia, dei paesi russi. Dopo tre anni trascorsi in Palestina e dopo aver fondato tanti conventi, si ritirò in preghiera desideroso di silenzio. Intense sono state le ricerche (non ancora terminate) su questa figura da parte del presidente Enrico Marocchi. Oggi nuovo appuntamento alle 14,30 con la giornalista Laura Lucchetti e la scrittrice Rossella Orsenigo alla presenza degli allievi dell’Istituto Alberghiero De Filippo e del loro dirigente Giovanni Baggio. Tema: l’incanto dell’olio di sant’Imerio e la cucina dimenticata.
Federica Lucchini