– Nel nome dei bambini che ha curato per una vita, con passione e competenza. Il ricordo del pediatra Giampaolo Riboldi, deceduto nel 2013 a 85 anni, molto conosciuto in Varese, per volontà della famiglia sarà vivo ogni giorno nella scuola “San Benedetto” di Voltorre. E’ una bella pagina quella che ci permettono di scrivere il figlio Pier Franco, la nuora Stefania Bardelli, educatrice del comune di Gavirate, impegnata alle elementari della frazione e la qualità del lavoro offerto dalle insegnanti. Il desiderio dei familiari di dare origine a una iniziativa in memoria del congiunto, infatti, si è coniugato con la professionalità docente. “E’ proprio vivendo a contatto con le attività fruttuose realizzate in questa scuola – spiega Stefania – che è scaturito l’input a far rivivere la passione che mio suocero aveva per la cultura, trasmessa ai bambini. Mi sono rivolta al Comitato Genitori per sapere di che cosa necessitasse la scuola ed è emerso il bisogno reale di aggiornare l’aula informatica con nuovi strumenti. Così abbiamo deciso per l’acquisto di dieci monitor e quattro computer portatili. Sappiamo che il nostro congiunto sarebbe felice, lui, che a gran fatica, un mese prima del decesso, cercava di essere ancora al passo con le nuove tecnologie”. La donazione sarà resa ufficiale in questi giorni e in seguito verrà apposta una targa di riconoscenza su una parte dell’aula.
“Siamo molto contenti di questa donazione inattesa, giunta a noi grazie ad una educatrice con cui lavoriamo in modo proficuo e sempre mirato al meglio. La nostra scuola è in festa”, afferma la responsabile di plesso, Marika Colombo.
“E’ sempre confortante vedere come i genitori stanno letteralmente prendendo a cuore la scuola, nella percezione che, tramite essa, passa la speranza per il nostro futuro”, sottolinea il dirigente David Arioli.
“Mio suocero – riprende Stefania Bardelli – viveva per la sua famiglia, per la professione e per la cultura a 360 gradi. L’insegnamento che ci ha lasciato è questo amore intenso per la vita che lo portava ad essere attento ai bisogni altrui e in particolare dei bambini. Questo è un suo ulteriore dono”.
Federica Lucchini