CARAVATE ASSEMBLEA PROFUGHI
“Venite a vedere l’attività che svolgeremo con i profughi. Siamo un libro aperto. Così la chiarezza allontanerà i dubbi dei più facinorosi”. La frase del diacono Roberto Bernasconi, direttore della Caritas diocesana di Como, alla chiusura dell’assemblea di presentazione del progetto di accoglienza dei migranti a Villa Letizia, è significativa del clima molto animato che si è venuto a creare durante l’incontro in oratorio, coordinato da don Daniele Maola, vicario foraneo di Cittiglio. Il progetto, illustrato da Simone Maritano e Marco Rigamonti presidente della cooperativa Agrisol, oltre prendersi cura dei quaranta migranti, pone in atto un sostegno sulle povertà del territorio con la creazione di un centro d’ascolto e uno spazio di accoglienza per padri separati. I migranti avranno a disposizione una équipe di psicologi, supportata da un legale, e dalla presenza di undici operatori con un mediatore nigeriano e uno urdu che li seguiranno spalla a spalla. Entreranno in un sistema regolamentato che comprende tutte le loro mattine occupate, all’interno della struttura, in attività scolastiche, gestite da Marilena Passera, già dirigente scolastica fino allo scorso anno, coordinatrice dell’insegnamento della lingua italiana e tutor didattica dei volontari. Il pomeriggio sarà occupato in tutta una serie di attività organizzate. E’ loro permesso di uscire dopo le ore 9 e devono rientrare entro le 22. Se non rispettano le regole, verrà comunicato dalla sorveglianza alla Prefettura che metterà in atto la loro espulsione. Qualsiasi atto di violenza verrà punito con l’espulsione. E’ garantito un presidio di sorveglianza notturna. La cooperativa ha preso in gestione 15mila metri di terreno a Caravate per gestire con loro un progetto in ambito agricolo. L’intervento del sindaco Davide Matera, dopo aver sottolineato che questo è stato un progetto calato dall’alto, ha illustrato i rapporti con il Prefetto Giorgio Zanzi al quale è stato evidenziato come la presenza di quaranta migranti sia un numero non sostenibile per il territorio di Caravate e al quale è stato richiesto un supporto di tipo economico per il progetto sicurezza. La Prefettura non ha esaudito le richieste, “ma, comunque, faremo di tutto per la sicurezza dei cittadini con le nostre risorse”. La collaborazione con la stazione dei carabinieri è garantita. Fra gli interventi di presenti, che con toni accesi hanno chiesto lumi sulla storia della cooperativa e hanno evidenziato la loro contrarietà al progetto, per motivi di sicurezza e di mancato rispetto delle esigenze, in primis della famiglie italiane indigenti, ci sono stati altre a favore che hanno sottolineato come queste persone con il loro proprio nome, non parassiti, come sono stati definiti da alcuni, arrivano da situazioni invivibili. “Non è una vergogna scappare dalla fame – è stato sottolineato – La prima sicurezza è il sorriso: rispettiamo per quello che sono per ricostruire la loro storia di persone”. L’appuntamento con l’assemblea dei presenti è stato fissato fra circa un mese, quando sarà iniziato il progetto. Fra i presenti, la giunta comunale al completo di Caravate, il parroco, don Silvio Bellinello, il sindaco di Gemonio, Samuel Lucchini, il vicesindaco di Brenta, Emma Luciani.
Federica Lucchini
BESOZZO FESTA ANTONIO
Tutto è già predisposto per la sagra di sant’Antonio, molto attesa e quest’anno ulteriormente arricchita. La contrada Portaccia e gli Amici di sant’Antonio, in collaborazione con il comune, l’assessorato alla cultura e la parrocchia di sant’Alessandro e Tiburzio, sono all’opera da diverso tempo per offrire una festa che rispetti la tradizione besozzese, molto legata al culto del santo, la cui chiesetta si trova nel centro storico in mezzo a palazzi di antica origine nobiliare. Il programma è articolato: inizia sabato 16 gennaio alle ore 20,30 con la celebrazione della messa nel piccolo edificio religioso, poi domenica prende il via alla grande. Dopo la messa delle ore 10, inizierà un momento che ricalca la tradizione e che è particolare nella sua singolarità: tutte le vie adiacenti si riempiranno di versi di animali, grandi, piccoli, che giungeranno accompagnati dai loro padroni per la benedizione, dopo il corteo. La piccola piazza diventerà uno zoo festoso soprattutto per i bambini che potranno anche ammirare i loro disegni, realizzati con gli alunni di Malgesso, esposti lungo la via. Il pomeriggio sarà molto intenso a partire dalle ore 14 con la recita del rosario e la benedizione nella chiesetta. Seguiranno il lancio dei palloncini e giochi che richiamano la tradizione, senza dimenticare il giro in pony e la giostrina-trenino gratuita. In sala lettura alle ore 17 si svolgerà la chiusura della mostra dei presepi con ringraziamento agli espositori. Alle ore 21, con la partecipazione della filarmonica di Besozzo, gran finale rappresentato dallo spettacolo pirotecnico a cura del comitato con la collaborazione dell’amministrazione comunale. Seguirà la fiaccolata con l’accensione del tradizionale falò, in cui verranno bruciati i bigliettini messi nel “pozzo dei desideri” durante la giornata.
Federica Lucchini