RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
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Gentile Redazione,
vi inviamo alcune immagini della pulizia di Via Appennini dai rifiuti,
effettuata il giorno 25 gennaio, e di seguito il commento dell’Assessore
all’Ambiente e all’Ecologia del Comune di Cocquio Trevisago, Luigi
Nigri, all’intervento del Sig. Nino Morvillo.
Gentile Sig. Morvillo,
ho appena inviato alla redazione di Menta e Rosmarino alcune immagini
dell’area industriale di Via Appennini dopo la pulizia di questi giorni
e colgo l’occasione di questo invio per esprimerle alcuni pensieri
sollecitati dalla sua "provocazione" apparsa proprio su questo sito.
Mi risulta difficile capire infatti il perché di tutto questo livore
contro l’Amministrazione e dei toni offensivi e denigratori che lei
utilizza, insistendo in un paragone, quello con la "monnezza" di Napoli,
francamente fuori luogo e controproducente per lo stesso paese in cui
lei vive.
L’Amministrazione comunale ha già ampiamente dato dimostrazione della
propria volontà di intervenire in situazioni di degrado ambientale, come
nel caso della discarica abusiva del Cerro che lei stesso ha ricordato.
Quello che però lei non ricorda esattamente è che la situazione era
totalmente diversa, e in quel caso non si trattava di "due o tre sacchi
di spazzatura" come dice lei, ma di rifiuti industriali, il cui
abbandono non implica solamente un intervento del proprietario del
fondo, ma, avendo rilevanza penale, necessita quello delle autorità che
devono, come ha ricordato lei stesso "indagare, scoprire e punire gli
autori del gesto".
Gentile Sig. Morvillo, mi permetta di insistere sull’argomento della
"proprietà privata", perché di tale si tratta: l’area industriale di via
Appennini, inclusa la strada interna a detta area, fa capo a un
consorzio di imprese e proprietari dei terreni che ha il dovere di
mantenerla in uno stato decoroso. Tanto è vero che l’ordinanza comunale
del 25 gennaio ha semplicemente intimato al consorzio di provvedere a
ristabilire la pulizia e il decoro dei luoghi e l’intervento è stato
effettuato a totale carico e spese del consorzio (e quindi anche suo,
presumo). Vede, se qualcuno buttasse nel mio giardino dei rifiuti, la
prima cosa che penserei di fare, come immagino farebbero tutte le
persone dotate di buon senso, è quella di rimuoverlo personalmente. Così
anche voi membri del consorzio dell’area industriale del Medù credo
avreste fatto meglio a interessare direttamente l’Amministrazione del
consorzio: immagino avreste ottenuto lo stesso identico risultato di
oggi, parecchi mesi prima e senza scomodare la stampa e le "discariche"
di Napoli. Lo stesso discorso vale per i rifiuti speciali, quelli non
assimilabili agli urbani, che come da sopralluogo dell’Ufficio Tecnico
Comunale, erano comunque una minoranza rispetto alla maggior parte dei
rifiuti, composti da sacchi contenenti spazzatura "comune". Nel caso di
rifiuti industriali infatti ogni azienda dovrebbe avere un piano di
smaltimento proprio, sollevando il Comune da qualsiasi responsabilità;
se invece i rifiuti industriali non sono dovuti ad attività del posto,
allora scatta l’obbligo di denuncia all’autorità giudiziaria; in questo
caso il Comune può collaborare, come è avvenuto con profitto nel caso
dei rifiuti di Cerro.
Quanto all’intervento di pulizia effettuato in questi giorni, vedo che
ognuno ha le proprie opinioni e se le tiene strette. Il nostro
comunicato non ha mai parlato di "esigua quantità di immondizia" ma di
"alcuni sacchi di immondizia e materiale vario", specificando che
comunque non era uno spettacolo decoroso, ma neppure una discarica.
Questo è un fatto innegabile e non vedo come lei possa impunemente
continuare a paragonare questa situazione a quella di Napoli, per la
soluzione della quale non basterebbero certo due giornate di intenso
lavoro, cosa che comunque contesto in quanto mi pare che gli interventi
si siano protratti in modo abbastanza intermittente tra la mattina di
venerdì 25 gennaio e la mattina di sabato 26. In ogni caso a Napoli non
in due giorni, ma forse nemmeno in due anni si riuscirà a fare pulizia
di tutta quella spazzatura. Lei dice che la situazione non è degenerata
come è successo a Napoli perché la spazzatura è stata sistematicamente
bruciata. Affermazione, la sua, che nessuno può verificare, anche perché
non risulta che alle autorità competenti (Carabinieri e Vigili del
Fuoco) siano pervenute ogni notte segnalazioni di roghi nella zona, come
sarebbe stato ovvio essendo questi fatti gravi su cui difficilmente i
cittadini della zona potrebbero sorvolare. Anche in questo caso, mi
scusi se ritorno al paragone, anche a Napoli tutte le notti la
spazzatura è in fiamme (solo stanotte le cronache hanno contato oltre 50
roghi), ma non mi sembra che nonostante gli incendi sistematici la
"monnezza" sia sparita…
Francamente a questo punto non capisco perché lei debba continuare a
gettare fango, anzi spazzatura, per giunta a mezzo stampa, sul paese
dove lei stesso vive e lavora. Per questo motivo ho il sospetto che il
suo attacco non sia dovuto solamente a una situazione di disagio, ma a
una precisa avversione a questa amministrazione. Sospetto confermato
dalla sua intervista a Varese News dove lei dichiara che i disagi sono
iniziati, guarda caso, circa due anni fa, proprio successivamente
all’insediamento dell’Amministrazione Ballarin. Chissà prima che
paradiso era l’area industriale di via Appennini!
Se tuttavia il suo intento non era tanto quello di polemizzare
sterilmente con l’Amministrazione ma di sollevare un problema concreto,
quale in effetti è quello riguardante l’area di via Appennini, come
Assessore all’Ecologia fornisco la mia massima disponibilità ad
affrontare personalmente l’argomento, con lei e con chiunque sia
interessato alla questione, per trovare una soluzione definitiva in un
clima costruttivo: mi contatti pure presso gli uffici comunali e
certamente l’Amministrazione si muoverà per risolvere in modo organico i
problemi della zona. Infine, poiché non mi sembra il caso di continuare
questo dibattito dalle pagine di un sito o di un giornale, personalmente
ritengo chiusa la questione e la rimando a un nostro prossimo incontro
in Comune.
Luigi Nigri
Assessore all’Ambiente e all’Ecologia