Non sarebbe da me lasciarsi scappare l’occasione datami dalla “festa dei nonni” immessa nel calendario il giorno 2 ottobre per ribadire che i “nonni” vanno apprezzati, ascoltati, amati e ricordati sempre, perché sono parte di noi. L’idea dell’anziano oggi fa paura. Fanno persino paura i segni del tempo come il corpo che si trasforma, il dolore dei primi acciacchi…. il tempo, te ne trovi di più, molto di più alle tue spalle che di fronte. Chissà perché solo pochi anni fa, la storia ci insegna, che l’anziano non faceva paura, non veniva evitato per non vedere ciò che tutti saremo, l’anziano incuteva rispetto, veniva ascoltato e preso d’esempio dai giovani inesperti. Così, rughe, acciacchi e anche il sempre meno tempo che lo attendeva venivano non dico sopportati, ma amati, apprezzati per quello che significavano. Una volta questi segni di anzianità venivano considerati lunga vita, ora vengono considerati premorte. Mi piacerebbe pensare a piccoli uomini e piccole donne che aiutano ad essere ancora utili e vivi i nostri nonni, non per sfruttarne tempo e soldi, come spesso purtroppo capita, ma per apprezzarne vita ed esperienza.
Ven scià ninin ca ta cünti sü
un quei coos ca ta servis par imparà a viiv…
Ciapa ra sumenza che ta do e metala in du ra tera,
tanta aqua, tantu amur, ra speranza da vidè nas un fiur.
Pö ur fiur al fa ra so stagiun,
piscinin e delicà, bell e impurtant d’Està,
al cumincia a met giò ur crapin in Utubar
e al spariss quatà de bianch d’Invernu…
ma sa l’è eternu, in Avril al nassarà,
me mi,
che a nasi in di to öcc
e a sun sempar in dul to cör,
anca quand sarò in d’un böcc…
grassie neudin… stam sempar visin…
Diana Ceriani
Dal 2005 il Parlamento Italiano ha istituito in modo ufficiale la “Festa dei nonni” che ricorre il 2 ottobre, giorno in cui la Chiesa celebra, non a caso, i Ss. Angeli Custodi. Come angeli custodi i nonni sono presenti ovunque ci sia bisogno delle loro braccia aperte e del loro aiuto sempre pronto.
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