Moltiplicatori di conoscenze. In tale veste 14 alunni delle classi terze dell’Isis “Stein”, si sono presentati, unici in tutta la Provincia, all’evento finale dei progetti di “peer-education” (educazione tra pari) che si è tenuto nell’aula magna dell’Istituto Pessina di Como. Accompagnati delle docenti referenti, Francesca Punzi e Mariagrazia Borghi, hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con gli alunni di altri cinque Istituti Superiori della provincia di Como che hanno vissuto la loro stessa esperienza di docenti di ragazzi di classi prime su temi della prevenzione e della promozione della salute. “Non credevo di essere in grado” è un’osservazione comune a molti di loro quando si sono trovati di fronte a compagni più giovani a cui trasmettere la loro preparazione acquisita in venti ore di formazione con gli operatori dell’ATS Insubria.
Preparazione diffusa ad ampio raggio fino a raggiungere i 300 alunni delle 13 classi prime dello Stein. In quella frase gioiosa dei “peer-educators “ora ci salutano tutti quando ci incontrano”, riferendosi ai loro “allievi” sta la chiave del loro successo come insegnanti: utilizzando una metodologia che ha saputo venire incontro ai bisogni hanno insistito sulla capacità di scelte consapevoli. E il loro messaggio è stato accolto: ci si sente meglio predisposti ad essere permeati da un pari, ad accogliere un messaggio da un proprio simile che usa il nostro stesso linguaggio. Dunque, a non cadere nella spirale della droga, dell’alcol, a non far parte di un gruppo di bulli, a conoscere malattie sessualmente trasmissibili. E’ questo il fine ultimo dell’intero progetto a cui i “peer-educators” aggiungono il valore della loro formazione nello sviluppo della capacità di critica, della comunicazione efficace, della capacità di relazionarsi, dell’empatia, della gestione delle emozioni. Lo “Stein” è da porsi tra le scuole che promuovono salute. E’ stato intrigante il percorso proposto dagli operatori dell’ATS: dapprima sono entrati in tutte le classi terze dell’Istituto dove sono stati scelti, su base volontaria, 16 ragazzi che hanno partecipato a 20 ore di formazione. Il momento clou è stato rappresentato dalle due ore di restituzione, svolte nelle classi prime, in cui si sono resi protagonisti consapevoli. La loro formazione proseguirà il prossimo anno in cui da “peer senior” porteranno le loro conoscenze nelle classi seconde.
Federica Lucchini