Passione e sacrificio al servizio della comunità. Questo ha rappresentato l’anniversario dei 117 anni di vita della Schola Cantorum San Giovanni Evangelista, che ha costituito l’occasione di premiare i coristi i quali già l’anno scorso hanno raggiunto un traguardo importante, ma a causa della pandemia non hanno potuto essere festeggiati. Grazie alla sua attività, la corale vive tanti momenti comunitari, partecipa, oltre alle messe anche ai funerali, ai matrimoni, ai battesimi. La sua visuale ha una angolazione particolare, ricca di sentimenti. Oggi (16 dicembre) dovrà cantare nella chiesa di Voltorre per una corista, Ivana Campiglio, scomparsa prematuramente. Quindi, le note e i sentimenti, le lacrime e le gioie vanno di pari passo. Non è solo la voce l’elemento determinante per scegliere di vivere questa esperienza, ma è soprattutto il bisogno di ritrovarsi, di sentirsi una famiglia, di offrire un servizio a chi lo richiede. La festeggiata per eccellenza è stata Paola Cardani, soprano, che da ben 50 anni dona la sua bravura, l’entusiasmo. Entrata adolescente (“Fin da bambina sognavo di poter partecipare e quando me lo hanno chiesto mi pareva di sognare”, ricorda), è stata presente in modo continuativo: “Questa esperienza ha rappresentato la mia seconda vita, tanto costituiamo un gruppo di amici affiatato”, afferma. Anche per i coniugi Giusy e Carlo Macando, Carmelina Renna Roncari e Anacleto Galasio valgono le stesse considerazioni: per loro l’impegno assunto, nonostante i sacrifici, è il motore che li fa continuare, consapevoli di avere alle spalle una ricchezza di esperienza considerevole. La presidente e direttrice Emanuela Albè Lalia è stata premiata per i 25 anni di frequentazione. E’ lei, che non dimenticando l’operato dell’organista Fabio Sioli, rivolge un invito ad unirsi a loro, in un momento in cui il rinnovo del coro sembra diventato impossibile.
Federica Lucchini
Paola Cardani, soprano, che da ben 50 anni dona la sua bravura.